Ebinter Varese – Settore Terziario: stanziati 1,5 milioni per la formazione 

Gli investimenti per la formazione riguardano i dipendenti del Settore commercio, turismo, servizi e logistica 

L’Ente Bilaterale del Terziario di Varese, in collaborazione con la Confcommercio della provincia, lo Studio Tosi di Verona e il Fondo For.Te., ha partecipato alla realizzazione di un progetto per la formazione gratuita dei dipendenti del Settore commercio, turismo, servizi e logistica.
Si tratta di oltre 7.000 ore di formazione gratuita a misura d’impresa, con un investimento, per il biennio 2022-2023, di 1,5 milioni di euro, puntando ad una formazione che si snoda su interventi mirati ritagliati su misura per le singole imprese e le loro necessità. Il pacchetto minimo per la formazione prevede 8 ore e, alla fine del percorso, ad essere coinvolte saranno almeno 250 aziende per un numero complessivo di persone formate pari a 1.200.
Se al termine del biennio i fondi dovessero esaurirsi e qualche azienda dovesse rimanere esclusa, c’è modo di mettersi in lista d’attesa per il progetto successivo, così da non perdere l’occasione di accedere alla formazione.
Possono partecipare al bando tutte le imprese del Settore Terziario con almeno un dipendente, contattano l’Ascom territoriale di riferimento.

CIPL Edilizia Industria – Cuneo: corrisposto l’EVR al personale delle Aziende edili

Riconosciuto l’Elemento Variabile della Retribuzione dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023

Il Verbale di Accordo siglato in data 6 aprile 2023, tra l’Ance Cuneo e la Feneal-Uil, la Filca-Cisl e la Fillea-Cgil, in applicazione di quanto stabilito dall’Accordo del 28 marzo 2023, prevede la sussistenza delle condizioni per la corresponsione in misura piena dell’EVR, Elemento Variabile della Retribuzione, per il periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2023, dopo aver compiuto un’attenta analisi sull’andamento degli indicatori atti alla sua determinazione.
Considerato che, tutti e quattro i suddetti indicatori sono risultati positivi (ossia, il numero dei lavoratori iscritti in Cassa Edile; il monte salari denunciato in Cassa Edile; le ore di lavoro denunciate in Cassa Edile; le ore di Cigo, Cigs operai, come risultanti da banca dati Inps, rapportati al ramo di attività economica edilizia della Provincia di Cuneo), l’ammontare dell’EVR riconosciuto a livello provinciale, sarà pari al 4% del minimo retributivo mensile in vigore dal 3 marzo 2022, come riportato nella tabella sottostante.

Livello Minimo al 03/03/2022 EVR 4%
7 1.894,71 75,79
6 1.705,23 68,21
5 1.421,02 56,84
4 1.326,31 53,05
3 1.231,56 49,26
2 1.108,41 44,34
1 947,36 37,89

Le imprese aderenti alla Cassa Edile della Provincia di Cuneo potranno poi procedere al calcolo dei due parametri aziendali, con le stesse modalità temporali definite a livello territoriale, ossia attraverso le ore di lavoro denunciate in cassa Edile ed il volumi di affari Iva, come rilevato nelle dichiarazioni annuali.
Se entrambi i parametri risultano positivi o pari rispetto ai tre anni precedenti, l’Impresa erogherà l’Elemento Variabile, secondo quanto previsto a livello provinciale, dal 1° maggio 2023, unitamente agli arretrati dal mese di gennaio 2023.
Questi arretrati verranno versati in due tranches di pari importo: la prima con la retribuzione del mese di maggio 2023, la seconda con quella del mese di agosto 2023.
Qualora uno dei due parametri risultasse negativo a livello aziendale, l’Impresa applicherà l’EVR in misura ridotta, ossia il 65% del 4% e, cioè, 2,6%, del minimo retributivo mensile in vigore dal 3 marzo 2022, come di seguito illustrato.

Livello Minimo al 03/03/2022 Evr 65% del 4%
7 1.894,71 49,26
6 1.705,23 44,33
5 1.421,02 36,95
4 1.326,31 34,48
3 1.231,56 32,02
2 1.108,41 28,82
1 947,36 24,63

Laddove entrambi i parametri a livello aziendale risultassero negativi, tale emolumento non sarà erogato.

Ddl Concorrenza: ok alle norme su concessioni per il commercio al dettaglio

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 (Consiglio dei ministri, comunicato 20 aprile 2023, n. 30).

Il governo ha dato la sua approvazione il 20 aprile 2023 al disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 proposto dal Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il testo che interviene su diversi settori investe anche il lavoro affrontando il tema delle concessioni per il commercio al dettaglio. In particolare, il provvedimento stabilisce che l’assegnazione delle concessioni di posteggio per il commercio al dettaglio su aree pubbliche avvenga tramite procedure ad evidenza pubblica, salvaguardando comunque gli interessi degli attuali concessionari e dei lavoratori da questi impiegati, valorizzando i requisiti dimensionali della categoria della microimpresa e fissando il numero massimo di concessioni di cui ciascun operatore può essere titolare, possessore o detentore. Si fissa in 10 anni la durata massima della concessione.

Il Ddl approvato prevede che i procedimenti di rinnovo delle concessioni che erano in scadenza al 31 dicembre 2020, non conclusi alla data di entrata in vigore della legge, debbano essere chiusi entro i 6 mesi successivi, con assegnazione della concessione secondo quanto previsto dalla normativa in vigore alla scadenza e, quindi, per una durata di 12 anni

Dal canto loro, le concessioni non interessate dai procedimenti di rinnovo hanno validità sino al 31 dicembre 2025 anche in deroga al termine previsto nel titolo concessorio e ferma restando l’eventuale maggior durata prevista. Sono infine semplificate le procedure per le vendite promozionali, consentendo l’invio di una comunicazione unica nel caso di esercizi ubicati in comuni diversi e tenendo a disposizione delle autorità di controllo la relativa documentazione, in forma cartacea o visionabile da web all’indirizzo internet indicato dall’esercente.

Settore energetico

Per quel che riguarda il settore della distribuzione di energia elettrica e gas, il Ddl interviene per modificare la disciplina relativa ai piani di sviluppo della rete di trasmissione dell’energia elettrica e le disposizioni sul trasporto e sull’efficienza della rete di distribuzione del gas, con l’individuazione nell’“impresa maggiore di trasporto” del gas (attualmente SNAM) del soggetto tenuto alla trasmissione dei piani decennali di sviluppo della rete, e con la modifica della procedura per l’approvazione del piano decennale di sviluppo della rete elettrica (predisposto da Terna).

Inoltre, si prevede la promozione dell’utilizzo dei cosiddetti “contatori intelligenti” ponendo anche obblighi in tal senso in capo alle imprese distributrici; i dati rilevati dai contatori di luce e gas potranno essere messi a disposizione, su richiesta dei clienti, a soggetti terzi per confrontare i prezzi.

Inoltre, si attribuisce all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) il potere di fissare i prezzi del teleriscaldamento. Viene, infine, introdotta la definizione di “infrastruttura di cold ironing”, quale insieme di strutture, opere e impianti realizzati sulla terraferma per l’erogazione di energia elettrica alle navi ormeggiate in porto e si chiarisce che il servizio è considerato di interesse economico generale, con la previsione di uno sconto sulle componenti tariffarie a favore degli utilizzatori finali.

Ruolo dell’AGCM

Il provvedimento amplia da 45 a 90 giorni il termine entro il quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) deve comunicare, alle imprese interessate e al Ministero delle imprese e del made in Italy, le proprie conclusioni di merito sulle operazioni di concentrazione di imprese (fusione, acquisizione di azioni, costituzione di new-co) soggette a comunicazione preventiva che ritiene suscettibili di essere vietate.

Inoltre, si individua l’AGCM quale autorità nazionale competente in materia di mercati equi e contendibili nel settore digitale, in relazione ai servizi di piattaforma di base (ad esempio servizi di intermediazione online, motori di ricerca, social network). All’Autorità si attribuiscono, anche in tale ambito, i poteri di indagine previsti in materia di concorrenza e quelli sanzionatori.

CCNL Centri elaborazione Dati: a partire da aprile nuovi importi relativi all’indennità di funzione

Dal 1°aprile previsti aumenti relativi all’ indennità di funzione spettante ai Quadri e ai Quadri di Direzione 

Il verbale di accordo del 9 marzo 2022 siglato da Assoced, Lait con l’assistenza della Confterziario e dalla U.G.L. ha previsto per i dipendenti da Centri Elaborazione Dati (C.E.D.), Imprese ICT, Professioni Digitali e S.T.P. che a decorrere dalla data di attribuzione della categoria di Quadro da parte dell’azienda, viene mensilmente corrisposta ai lavoratori interessati un’indennità di funzione.
Dal mese di aprile 2023 tale indennità è di:

–  269,00 euro lorde per 14 mensilità per i Quadri di Direzione;
–  234,00 euro lorde per 14 mensilità per i Quadri.

CIRL Edilizia Artigianato – Piemonte: siglato il rinnovo del contratto

Aumenti del 4% sulle tabelle paga vigenti e degli importi di alcune indennità economiche

Dopo una lunghissima e complessa trattativa è stato rinnovato il 13 aprile 2023, presso la sede di Confartigianato Piemonte a Torino, il contratto del settore edilizia artigianato, scaduto il 31 dicembre 2021. Il rinnovo interessa oltre 25mila lavoratori, tra operai e impiegati, dipendenti delle imprese edili artigiane di tutto il Piemonte, ed ha validità dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025.
Dal punto di vista economico è stato definito un aumento per tutti i lavoratori, che verrà erogato sin da subito. Nello specifico il 4% sulle tabelle paga vigenti, legato al buon andamento del settore, con arretrati dal 1° gennaio 2023.
Per i lavoratori edili aumenteranno anche anche gli importi di alcune indennità economiche contenute in busta paga, come l’indennità sostitutiva di mensa, l’indennità per lavori di alta montagna, l’indennità per lavori in galleria, l’indennità di reperibilità e l’indennità di trasferta.
Secondo Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil regionali tra gli elementi più qualificanti dell’intesa c’è l’inserimento della norma anti-dumping, di reciprocità contrattuale, che parifica i costi contrattuali per le imprese, sia in caso di applicazione del contratto industriale che di quello artigiano.
Il nuovo contratto prevede anche le clausole di salvaguardia a tutela, sempre e in ogni caso, delle condizioni di miglior favore per i lavoratori delle diverse province piemontesi.
Dal punto di vista normativo, affermano Feneal-Filca-Fillea regionali, è stato previsto il rafforzamento degli impegni già presi in precedenza su salute, sicurezza e formazione, al fine di favorire la trasparenza e la regolarità nel settore. Prevista, a tal fine, l’istituzione di un Osservatorio regionale, che avrà il compito di monitorare l’andamento del settore in Piemonte, con particolare attenzione ai temi della qualificazione dei dipendenti, dei fabbisogni formativi e delle professionalità di difficile reperibilità nel mercato del lavoro.

Evoluzioni nel nuovo servizio di presentazione della domanda NASpI

L’INPS rende noto il rilascio in via sperimentale della Nuova Procedura di invio domanda NASpI per i cittadini che affiancherà il servizio attualmente esistente per tutta la durata della sperimentazione per poi sostituirlo definitivamente (INPS, messaggio 21 aprile 2023, n. 1488).

La procedura di invio della domanda di NASpI si semplifica per il cittadino e si arricchisce anche di nuove funzionalità.

 

Infatti, nell’ambito del Progetto PNRR n. 2: “Reingegnerizzazione della NASpI e DIS-COLL”, l’INPS ha rilasciato, in via sperimentale, un nuovo servizio di domanda per l’accesso alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), già pienamente integrato con il sistema di istruttoria. 

 

Il nuovo servizio di presentazione della domanda consentirà all’utente di:

 

–    compilare agevolmente il modulo di domanda della prestazione NASpI, tramite l’esemplificazione dei dati da inserire e la precompilazione delle informazioni relative alla propria posizione già in possesso dell’Istituto;

–    avere una visione aggregata dei dati concernenti uno specifico ambito, grazie a una riorganizzazione modulare dei “Quadri” componenti la procedura;

–    visualizzare i potenziali punti di attenzione emersi nel corso della compilazione della domanda rilevanti ai fini della misura, della durata e del diritto alla  prestazione.

 

Sono inoltre presenti alcune evoluzioni rispetto alla versione precedente rilasciata nel mese di agosto 2022, ovvero: separazione dei dati relativi all’ultimo rapporto di lavoro dai dati anagrafici e inserimento degli stessi in una nuova schermata; aggiunta di controlli automatici svolti in modalità sincrona sulla base dei dati disponibili all’Istituto riguardanti l’iscrizione ad albi professionali e/o Ordini e Casse professionali, alla gestione Artigiani e Commercianti o alla Gestione separata e la titolarità di Partita Iva; è stata aggiunta una nuova schermata di “Avvisi” all’utente che, in base all’esito dei controlli automatici e alle dichiarazioni rese dall’assicurato all’interno della domanda, evidenzia eventuali criticità che possono incidere sul riconoscimento dell’indennità (ad esempio, la rilevazione di causali di cessazione non ammesse, l’iscrizione ad altre gestioni con annessa indicazione dei redditi presunti, ecc.). 

 

Il nuovo servizio di presentazione della domanda è accessibile, per i cittadini in possesso di SPID almeno di Livello 2, CIE o CNS, direttamente dal sito istituzionale seguendo il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per disoccupati” > “NASpI: indennità mensile di disoccupazione” > “Utilizza il servizio” > “Naspi” > “Nuova Procedura di invio domanda NASpI”.

 

Al termine del periodo di sperimentazione, nel quale la nuova procedura affiancherà quella già esistente, il nuovo servizio sarà la modalità esclusiva di presentazione della domanda per il cittadino e il Contact Center.

CCNL Budella e Trippa – Industria: erogato l’Incremento Aggiuntivo della Retribuzione

 

Il personale del Comparto ha percepito l’emolumento relativo all’Iar

In data 25 gennaio 2021, le sigle sindacali Ancit, Anicav, Assica, Assitol, Assobibe, Assobirra, Assolatte, Federvini, Mineracqua, Unaitalia, Unione Italiana Food e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil hanno sottoscritto il CCNL Budella e Trippa – Industria che prevede, a partire da aprile, la corresponsione dell’Incremento Aggiuntivo della Retribuzione.
L’Iar viene corrisposto a tutti i lavoratori che prestano attività presso le aziende del settore dell’industria delle carni e dei salumi, dolciaria, lattiero-casearia, le imprese produttrici di alimenti zootecnici, l’industria dei vini, dei vini speciali, dei liquori, delle acquaviti, degli sciroppi e degli aceti, delle acque minerali e bibite in acqua minerale naturali e delle acque di sorgente, delle bevande analcoliche, nonché delle produzioni e sottoproduzioni affini e derivate, della produzione di spiriti, degli alcoli in genere e delle acquaviti, della birra e del malto, degli oli, dei grassi, della margarina, delle farine da semi oleosi e delle sanse disoleate, dei prodotti alimentari vegetali conservati, risiera, le industrie alimentari varie (estratti alimentari, brodi, preparati per brodo, minestre e prodotti affini, alimenti dietetici e della prima infanzia, torrefazione del caffè, succedanei del caffè, preparazioni alimentari varie, alimenti disidratati, prodotti surgelati), molitoria, della pastificazione, delle conserve ittiche, dello zucchero, della macellazione e lavorazione delle specie avicole, qualunque sia la loro natura giuridica e la loro dimensione, con i lavoratori in esse occupati.

L’art.51 – “Trattamento economico” del suddetto CCNL prevede l’erogazione dell’Incremento Aggiuntivo della Retribuzione che viene determinato sul valore parametrale 137 e riparametrato per gli altri livelli. L’incremento non è assorbibile e rappresenta un elemento aggiuntivo della retribuzione. L’Iar va ad incidere esclusivamente su tredicesima, quattordicesima e Tfr, restando acquisito a questo titolo, per il futuro della retribuzione.

Livello  Parametro Iar 
1S 230 58,11
1 200 51,10
2 165 42,16
3A 145 37,05
3 130 33,22
4 120 30,66
5 110 28,11
6 100 25,55

 

CCNL Grafica ed Editoria – Industria: al via la trattativa per il rinnovo del contratto

Aggiornamento della classificazione del personale e recupero del potere d’acquisto dei salari tra gli aspetti principali dell’incontro

Nei giorni scorsi si è aperto al CNEL il confronto sul rinnovo del contratto per i dipendenti delle aziende grafiche ed affini e delle aziende editoriali anche multimediali, scaduto lo scorso 31 dicembre.
Le Segreterie Nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, in virtù dell’approvazione nei percorsi assembleari svolti su tutto il territorio nazionale dell’Ipotesi di bozza di Piattaforma per il rinnovo del contratto dei Grafici Editoriali, avevano inoltrato nel mese di marzo alle parti datoriali la richiesta di apertura ufficiale della trattativa di rinnovo del contratto. 
La Segretaria nazionale di Slc-Cgil, nell’incontro del 18 aprile, ha affermato che la trattativa si svolgerà in una fase di profonda trasformazione per tutta la filiera dell’editoria, segnata dalla produzione sempre più massiva di contenuti digitali. Il nuovo quadro professionale impone la necessità di aggiornare la classificazione professionale e di includere le figure digitali che operano nel settore, le cui competenze sono sempre più richieste dalle aziende. A tale scopo, afferma ancora la segretaria, occorre:
– investire nella formazione e riqualificazione delle professionalità esistenti;
– ridurre l’orario di lavoro a parità di salario;
– consolidare il welfare aziendale, aumentando la quota sui fondi di previdenza complementare e sanitaria;
– valorizzare ed implementare il ruolo dell’osservatorio di settore, in quanto luogo di analisi ed elaborazione contrattuale.
Dal punto di vista economico il nuovo CCNL dovrà inoltre garantire il recupero del potere d’acquisto dei salari, erosi dall’inflazione.
Attesi per le prossime settimane ulteriori incontri tra le Parti Sociali al fine di pervenire ad un contratto innovativo che risponda alle esigenze dei lavoratori e che promuova il rilancio dell’editoria.

CCNL Sanità: incontro tra Ministero e OO.SS. per nuove figure professionali

Riqualifica degli OSS e nuovo profilo professionale nel Settore Sanità

Nei giorni scorsi, si è tenuto un incontro presso la Conferenza delle Regioni tra le OO.SS. Fp-Cgil, Cisl FP e Uil-Fpl, i tecnici della Commissione Salute ed il Ministero della Salute, nel corso del quale, è stata avanzata la proposta di revisione della figura professionale dell’operatore socio sanitario (OSS), nonché l’istituzione di un nuovo profilo di interesse sanitario destinato a sostituire l’OSS ed avente formazione complementare.
La Commissione ha infatti previsto per tale nuova figura (la cui denominazione non risulta ancora definita), previa frequenza di uno specifico corso di formazione, il compito di fornire supporto agli infermieri, rispondendo ai bisogni di salute della popolazione differenziati negli ambiti territoriali, ospedalieri, sanitari sociosanitari e sociali, ed a cui affidare attività più complesse ed alla quale riconoscere, nel settore pubblico, un inquadramento contrattuale superiore nell’area Assistenti con conseguente aumento del trattamento economico.
Trattasi di un progetto che ha come obiettivo, seppur non dichiarato, quello di fronteggiare la carenza infermieristica andando pertanto a sostituire parte delle attività dei professionisti.
In particolare, al fine di valorizzare tale figura sanitaria, si è pensato di proporre, per quanti attualmente sono inquadrati come OSS, l’accesso a questo nuovo profilo mediante la valutazione di una qualificata esperienza già maturata superiore a 24 mesi.
Nonostante questo non rispecchi effettivamente il percorso di valorizzazione previsto per gli operatori socio sanitari, si ritiene necessario un prosieguo del confronto sulla proposta formulata dalla Commissione al fine di portare ad un suo notevole miglioramento.
A tal proposito, le Sigle Sindacali chiederanno alla suddetta:
– l’inserimento di misure volte a contrastare il dumping contrattuale nel settore privato, riconoscendo per questa nuova figura all’interno dei contratti di lavoro, il medesimo costo contrattuale previsto per la sanità pubblica;
– di chiarire quali responsabilità avranno tali operatori nell’esercizio della propria attività lavorativa rispetto alle quali si riscontra la necessità di acquisire maggiori tutele, soprattutto assicurative, e alla necessità di un eventuale allargamento degli effetti della Legge Gelli-Bianco;
– di far fronte alla necessità del possesso del profilo di OSS accompagnata dal diploma di scuola superiore di secondo grado e da una esperienza in questo contesto lavorativo di almeno 24 mesi al fine di consentire, per una vera riqualificazione di questi operatori, la possibilità di supplire alla mancanza del diploma con una maggiore esperienza acquisita;
– di prevedere l’istituzione di un Registro Nazionale valido sia per gli OSS e sia per questa nuova figura sanitaria.
Si attendono, da parte dei Sindacati, futuri aggiornamenti in merito. 

Compimento maggiore età minori percettori di indennità di accompagnamento o di comunicazione e benefici

I soggetti minori in possesso dei requisiti socio – economici per poter accedere alla pensione di inabilità, per cecità civile o per sordità civile, devono inviare all’INPS il modello “AP70” ai fini dell’erogazione delle prestazioni al compimento della maggiore età, senza necessità di ulteriori accertamenti sanitari (INPS, messaggio 18 aprile 2023, n. 1446). 

Come noto, ai minori titolari di indennità di accompagnamento o di indennità di comunicazione, nonché ai minori affetti da sindrome di Down o da sindrome di talidomide, le prestazioni economiche correlate al raggiungimento della maggiore età sono attribuite senza ulteriori accertamenti sanitari (articolo 25, comma 6, D.L., n. 90/2014).

 

L’INPS segnala, pertanto, che tali soggetti non sono tenuti a presentare una nuova domanda, ma devono inviare all’Istituto il modello “AP70” per autocertificare i dati socio – economici necessari alla liquidazione della prestazione loro spettante al compimento della maggiore età, ossia la pensione di inabilità, la pensione per cecità civile o la pensione per sordità.

 

L’interessato può utilizzare a tal fine la procedura semplificata messa a disposizione dall’INPS, denominata “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”, raggiungibile sul sito istituzionale autenticandosi con la propria identità digitale (SPID almeno di Livello 2, CNS o CIE) o, in alternativa, rivolgersi a un istituto di patronato riconosciuto dalla legge.

 

Al richiedente che, in esito alle verifiche effettuate, risulti in possesso dei requisiti richiesti per accedere alla pensione di inabilità, per cecità civile o per sordità civile, verrà pertanto erogata la prestazione economica correlata alla maggiore età senza bisogno di essere sottoposto a nuovo accertamento sanitario.

 

Peraltro, l’INPS segnala che i soggetti suindicati saranno informati almeno 6 mesi prima del compimento della maggiore età, con l’invito alla trasmissione del predetto modello “AP70”.

 

Qualora, invece, il soggetto interessato intenda richiedere un verbale sanitario con giudizio medico legale aggiornato alla maggiore età, anche ai fini dei benefici in tema di collocamento mirato previsti dalla Legge n. 68/1999, sarà necessario presentare una nuova domanda di invalidità civile.