CCNL Commercio (Cifa-Confsal): da corrispondere entro il 31 luglio il premio presenze

Per tutte le aziende che non hanno provveduto, con apposito accordo aziendale o territoriale, all’istituzione di premi di risultato di ammontare variabile è prevista la corresponsione di un premio presenza, il cui importo è definito in proporzione alla maggiore presenza del lavoratore in Azienda

Il CCNL siglato il 20 luglio 2020 tra CIFA, Confederazione Italiana Federazioni Autonome, e CONFSAL, Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori, applicabile ai rapporti di lavoro tra le Aziende, del settore terziario, commercio, della distribuzione e servizi anche in forma cooperativa, dei pubblici esercizi, del turismo, ed il relativo personale dipendente, ha previsto per tutte le aziende che applicano il contratto e che non hanno provveduto con apposito accordo aziendale o territoriale all’istituzione di premi di risultato di ammontare variabile, la corresponsione non oltre il 31 luglio di ogni anno di un premio presenza, il cui importo è definito in proporzione alla maggiore presenza del lavoratore in Azienda.
Le aziende che già erogano il premio presenze ai propri lavoratori in forza delle disposizioni contenute dal CCNL nel precedente triennio di vigenza, cessano di erogare il suddetto premio all’atto dell’istituzione, con apposito accordo aziendale o territoriale, di premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti con il DM 27 marzo 2016. Per le aziende che intendano applicare il CCNL ai propri dipendenti, già assunti con altro CCNL, e che in forza di quest’ultimo già percepiscono mensilità di retribuzione aggiuntive alla 13ª, è corrisposto il premio presenze avendo cura che, laddove l’ammontare del premio presenze dovesse risultare di importo inferiore rispetto ai diritti retributivi acquisiti venga corrisposta a differenza tra le due diverse forme di retribuzione. L’erogazione del premio presenze non consente l’accesso ai benefici fiscali previsti per i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Il premio presenze ha la finalità di disincentivare qualsiasi forma di assenteismo e aumentare il livello di partecipazione e produttività dei lavoratori.
Il premio è erogato ai lavoratori in base all’effettiva presenza in servizio e secondo i seguenti parametri:
da 0 al 2° giorno di assenza: 120 % della retribuzione mensile;
dal 3° al 4° giorno di assenza: 115 % della retribuzione mensile;
dal 5° all’8° giorno di assenza: 110 % della retribuzione mensile;
dal 9° al 10° giorno di assenza: 100 % della retribuzione mensile;
dall’11° al 14° giorno di assenza: 80 % della retribuzione mensile;
a partire dal 15° giorno di assenza: 60 % della retribuzione mensile.
Per giorni di assenza si definiscono tutti i giorni di mancata prestazione lavorativa ascrivibili ad assenza non giustificata, malattia non professionale, infortunio non sul lavoro, permessi e/o aspettative non retribuite, e periodi di congedo per formazione. Contrariamente non rientrano invece tra i giorni di assenza le ferie, i giorni di ricovero ospedaliero ovvero i connessi periodi di convalescenza debitamente certificati dalle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate ovvero dal S.S.N., gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, l’astensione obbligatoria per maternità, i congedi parentali, i permessi retribuiti previsti, i permessi sindacali e tutti quei permessi riconosciuti per legge a favore del prestatore di lavoro. L’ammontare del Premio Presenze non può essere comunque superiore al 120% della retribuzione mensile applicata. Il periodo di riferimento da tenere in considerazione ai fini del calcolo del Premio Presenze è l’anno solare e più precisamente il suddetto premio va erogato entro il 31 luglio di ogni anno in relazione all’effettiva presenza in servizio nel periodo intercorrente dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente. Nel caso d’inizio o cessazione del rapporto di lavoro durante il corso dell’anno, il premio presenze, è determinato secondo le regole su esposte considerando come periodo di riferimento quello effettivamente intercorrente dall’assunzione o dalla cessazione, mentre la retribuzione mensile di riferimento è riproporzionata in dodicesimi in relazione ai mesi di servizio prestati. Sono considerate mese intero, con conseguente diritto alla maturazione del rateo di retribuzione mensile, le frazioni di mese lavorate superiori a 2 settimane.

CCNL Scuola Pubblica – Personale Ata: siglata l’Ipotesi di Accordo

Firmata l’Ipotesi di Accordo del CCNL 2019-2021. Previsti aumenti contrattuali, novità sulla normativa e nuova figura professionale 

Il CCNL Istruzione e ricerca 2019-2021 che riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori della scuola, delle università, degli Enti di ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale è stato rinnovato. A renderlo noto è la Flc-Cgil, ricordando che alla fine del 2022 è stata trovata un’intesa sulla prima parte economica, che ha portato un aumento medio lordo mensile di 98,00 euro. La stesura dell’Ipotesi di Accordo prevede, non solo novità per quel che concerne la parte normativa, ma anche ulteriori incrementi salariali per i lavoratori. Suddetto incremento stipendiale medio tra i diversi settori oscilla tra il 5 e il 7%. In aumento l’indennità di Ateneo (ex B) e dei collaboratori (ex C), con la definizione del profilo di Collaboratore esperto linguistico, la cui parte economica viene rimandata a sequenza contrattuale insieme alla definizione della nuova figura del tecnologo, del contratto di ricerca, e del personale delle Aziende ospedaliero-universitarie. Sul fronte diritti dei lavoratori precari della scuola sono stati riconosciuti 3 giorni di permesso retribuito come, peraltro, già avviene per il personale di ruolo. Per tutti i Settori vengono estesi i congedi per le donne vittime di violenza. Soggetto a riforma anche l’ordinamento del personale Ata della scuola che introduce una nuova figura professionale di “elevata qualificazione”, aprendo la strada alla soluzione del problema riguardanti i Dsga facenti funzione. Il prossimo step è l’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori prima di mettere la firma definitiva e poi concentrarsi sul reperire le risorse necessarie per il rinnovo del CCNL nazionali del pubblico impiego 2022-2024.

Whistleblowing: le linee guida e il Regolamento ANAC

Dal 15 luglio 2023 sono in vigore le nuove Linee guida ANAC in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali e il Regolamento  per  la gestione delle segnalazioni esterne (ANAC, delibera 12 luglio 2023, n. 301). 

Con delibera n.  301  del  12  luglio  2023, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha adottato il Regolamento per la gestione delle segnalazioni esterne e per l’esercizio del potere sanzionatorio in  attuazione D.Lgs. n. 24/2023 che ha recepito in Italia la Direttiva UE riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (cosiddetti whistleblower).

 

Sono anche vigenti, dal 15 luglio scorso, le nuove Linee guida ANAC (delibera n. 311 del 12 luglio 2023) volte a dare indicazioni per la presentazione all’Autorità delle segnalazioni esterne e per la relativa gestione. 

 

Le nuove norme hanno l’obiettivo di garantire la protezione – sia in termini di tutela della riservatezza che di tutela da ritorsioni – dei soggetti che si espongono con segnalazioni, denunce o, con il nuovo istituto della divulgazione pubblica, e che contribuiscono all’emersione e alla prevenzione di rischi e situazioni pregiudizievoli per la stessa amministrazione o ente di appartenenza e, di riflesso, per l’interesse pubblico collettivo. 

 

Tale protezione viene, ora, ulteriormente rafforzata ed estesa a soggetti diversi da chi segnala, come il facilitatore o le persone menzionate nella segnalazione, a conferma dell’intenzione del legislatore europeo e italiano di creare condizioni per rendere l’istituto in questione un importante presidio per la legalità e il buon andamento delle amministrazioni/enti.  

 

Le disposizioni del D.Lgs. n. 24/2023 producono effetti a decorrere dal 15 luglio 2023 per i soggetti del settore pubblico e privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, superiore a 249. Pertanto, le segnalazioni e le denunce all’autorità giudiziaria effettuate fino alla data del 14 luglio 2023 continuano ad essere disciplinate dal previgente assetto normativo e dalle vecchie Linee guida ANAC.

Solo per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fino a 249 la nuova disciplina produce effetti dal 17 dicembre 2023

 

Per la trasmissione all’ANAC delle segnalazioni esterne effettuate in forma scritta il whistleblower dovrà avvalersi prioritariamente della piattaforma informatica disponibile nel sito istituzionale dell’Autorità, compilando il modulo all’uopo predisposto. In alternativa, le segnalazioni esterne possono essere effettuate in forma orale mediante servizio telefonico con operatore messo a disposizione dall’Autorità ovvero, su richiesta motivata della persona segnalante, mediante un incontro diretto fissato entro un termine ragionevole.
Le segnalazioni orali, oggetto di registrazione e successivo inserimento sulla piattaforma ANAC, avranno una durata non superiore a 15 minuti e potranno essere presentate esclusivamente nei giorni e nelle fasce orarie stabilite dall’Ufficio e rese note mediante pubblicazione nel sito istituzionale dell’ANAC. 

 

L’Ufficio tratta le segnalazioni esterne secondo il seguente ordine di priorità:

1) le segnalazioni esterne che hanno a oggetto informazioni sulle violazioni riguardanti una grave lesione dell’interesse pubblico ovvero la lesione di principi di rango costituzionale o del diritto dell’Unione Europea;
2) le segnalazioni esterne da trasmettere agli Uffici di vigilanza dell’ANAC competenti;
3) le segnalazioni esterne che denunciano fattispecie delittuose, danni erariali o fattispecie di competenza delle altre autorità amministrative competenti.

 

Acquisita la segnalazione esterna mediante i canali appositamente predisposti, l’Ufficio procede a dare avviso alla persona segnalante dell’avvenuta ricezione della segnalazione entro 7 giorni dalla data della sua acquisizione, salvo l’espressa dichiarazione formulata dalla persona segnalante di non voler ricevere detto avviso ovvero salvo il caso in cui si ritenga che l’avviso potrebbe pregiudicare la tutela della riservatezza dell’identità della persona segnalante.

 

Entro 3 mesi o, se ricorrono giustificate e motivate ragioni, 6 mesi dalla data di avviso di ricevimento della segnalazione esterna o, in mancanza di detto avviso, dalla scadenza dei 7 giorni dal ricevimento, l’Ufficio comunica al segnalante:

– l’archiviazione predisposta o che intende predisporre;
– la trasmissione all’Autorità competente già effettuata o che intende effettuare;
– l’attività già svolta dall’Ufficio di vigilanza competente interno all’Autorità o l’attività che quest’ultimo intende svolgere. 

 

Il Regolamento disciplina anche il procedimento relativo alle comunicazioni di presunte ritorsioni adottate nei confronti del whistleblower e quello sanzionatorio.

CIPL Edilizia – Artigianato Veneto: nuove modalità di rimborso di oneri assistenziali e previdenziali

Fino al 30 settembre verrà erogato l’importo di 100,00 euro per eventi di malattia/infortunio che comportano assenze superiori a 20 giorni

Il verbale di accordo del 26 maggio sottoscritto da Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto, Casartigiani Veneto e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil regionale del Veneto applicabile alle imprese artigiane e delle PMI edili ed affini del Veneto ha previsto che a decorrere dal 1° maggio 2023 fino al 30 settembre cessano i  rimborsi automatici degli oneri assistenziali e previdenziali, quantificati nella misura del 32% con riferimento agli operai e del 10%  con riferimento agli apprendisti.
In sostituzione, nei casi di eventi di malattia/infortunio che comportano assenze superiori ai 20 giorni, da intendersi come unico evento o somma di eventi continuativi, senza ripresa di attività lavorativa, ciascuno di durata iniziale inferiore ai 20 giorni, viene erogato un contributo pari a 100,00 euro con riferimento ad ogni evento che risponda ai requisiti sopra indicati.
Tale importo viene erogato da Edilcassa Veneto fino ad esaurimento della disponibilità delle risorse dedicate.
Le domande devono essere presentate entro 90 giorni dalla data di inizio evento, tramite posta certificata direttamente all’indirizzo di Edilcassa Veneto.

Ebav Veneto: erogati contributi per spese funerarie

Per decesso di titolare di Azienda artigiana iscritta ad Ebav, corrisposti massimali di euro 1.500,00 e di euro 3.000,00 a titolo di spese funerarie

Ebav, l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, mette a disposizione delle Aziende sue aderenti, un contributo per il sostentamento delle spese funerarie in caso di decesso del titolare, socio o collaboratore familiare di un’Azienda artigiana iscritta presso di esso.
La domanda può essere inoltrata da uno dei familiari del deceduto che abbia sopportato tali spese, essendo quindi considerato come beneficiario del contributo stesso.
Alla data del decesso, l’Azienda deve risultare in regola con i versamenti all’Ebav, mentre la persona deceduta deve essere presente nella Visura Camerale aziendale, servizio messo a disposizione solo ed esclusivamente per le imprese della categoria “Trasporto merci”. Si specifica che, l’anno di competenza corrisponde a quello del decesso.
Il contributo equivale al 100% dei costi sostenuti.
Le quote erogabili corrispondono ad un massimo di:
euro 1.500,00 se l’Azienda è iscritta ad Ebav da meno di 5 anni;
euro 3.000,00 se l’Azienda è iscritta ad Ebav da più di 5 anni.
La documentazione necessaria per l’accesso al rimborso Ebav è:
– copia delle fatture quietanzate inerenti alle spese sostenute;
– la visura camerale.
Per quanto concerne la tempistica e le modalità di pagamento dei contributi, questi vengono erogati normalmente entro 3 mesi dalla data scadenza del servizio mediante accredito su C/C intestato o co-intestato al soggetto richiedente il Servizio Ebav, non ammettendo pagamenti su C/C intestati a persona diversa dal soggetto richiedente il contributo. La mancanza di dichiarazione dell’Iban, l’assenza di documentazione o di altri requisiti richiesti, possono determinare la mancata erogazione nei tempi previsti.
L’Ente può altresì stanziare il contributo richiesto, esclusivamente fino al permanere della capienza dei fondi e/o delle risorse economiche dedicate al servizio, oggetto della domanda.
Circa il trattamento fiscale riservato al contributo, questo costituisce rimborso di un onere che determina una detrazione dall’Irpef, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. d) del Tuir.
Pertanto:
– diminuisce l’importo della detrazione se questo viene incassato nel medesimo anno di sostenimento della spesa;
– è soggetto ad Irpef se viene incassato negli anni successivi a quello di sostenimento della spesa, ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. n. bis) del Tuir.

Fondo Sanimoda: entro il 20 luglio il versamento della terza tranche

Il 20 luglio scade il termine per versare la rata contributiva al Fondo Sanimoda 

Il 20 luglio 2023 è fissata la data per il versamento della terza tranche relativa alla scadenza contributiva per il Fondo Sanimoda. La contribuzione è anticipata e spetta ai dipendenti in forza e non in prova nel 1° giorno lavorativo del trimestre. Il contributo da parte del dipendente è di 51,00 o 36,00 euro a seconda del CCNL applicato e determina la copertura sanitaria definita dai Piani Sanitari riguardanti:

– Tessile Abbigliamento Industria: 51,00 euro con accesso al Piano Sanitario Premium+LTC;

– Calzature; Occhialeria; Pelle, Cuoio, Ombrelli e Ombrelloni; Penne; Spazzole, pennelli e scope; Concerie industriali; Giocattoli: 36,00 euro con accesso al Piano sanitario PLUS.
Viene precisato anche che le aziende che prevedono il versamento di 36,00 euro possono optare per un Piano Sanitario migliore per i dipendenti. Al fine di garantire una continuità di copertura sanitaria agli iscritti, e dal momento che le scadenze contributive ricadono nel trimestre, Sanimoda conferma in anticipo la copertura relativa al trimestre successivo a quello in corso tramite alcune tempiste e modalità, quali:

– alla metà dell’ultimo mese del trimestre corrente viene confermata la copertura per chi risultano nello stato “Attivo” e che hanno ricevuto la contribuzione per il trimestre corrente;

– a chi risulta nello stato di “Cessato o sospeso” nell’ultimo giorno del trimestre in corso, non vengono proposti per la copertura del trimestre successivo. Diventa quindi indispensabile che l’azienda aggiorni lo stato del dipendente nell’apposita Area Riservata.
Inoltre, la cessazione del lavoratore deve essere indicata entro la fine del trimestre nel caso in cui sia venuto meno il rapporto di lavoro o l’obbligo di contribuzione. Nel caso in cui l’azienda si mostrasse insolvente, Sanimoda può chiedere il versamento del contributo omesso per i dipendenti il cui stato non risulta aggiornato per tempo.

CCNL Autoferrotranvieri: pubblicate le Linee Guida di Piattaforma Sindacale per il rinnovo

Classificazione del personale, orario di lavoro, welfare contrattuale e retribuzione tra i temi principali delle linee guida

Le Segreterie Nazionali di Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno inviato alle Associazioni datoriali Asstra, Agens ed Anav le Linee guida di piattaforma per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità/TPL) approvate dall’Esecutivo. L’invio alle controparti ha rappresentato l’avvio formale delle procedure relative al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.
Sulla base di quanto previsto nelle linee approvate il nuovo contratto avrà durata triennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. In materia di classificazione del personale e di inquadramento, il sistema di classificazione, affermano le OO.SS., dovrà essere rivisto e adeguato alle complesse professionalità, alle figure professionali che nel tempo hanno subito profonde trasformazioni, nonché soprattutto a quelle derivanti dalle nuove tecnologie, necessarie a dare risposte all’organizzazione del lavoro e dei cicli produttivi presenti nei vari settori rientranti nel campo d’applicazione. Le nuove figure professionali, relative ad ogni specificità del settore autofiloferrotranviario, metropolitano, degli internavigatori e lacuali, dovranno essere recepite, adeguate ed inquadrate rispetto allo schema classificatorio esistente.
In tema di svolgimento del rapporto di lavoro, si rende necessaria l’estensione delle tutele e delle garanzie a tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle diverse aree rientranti nel campo di applicazione del contratto degli Autoferrotranvieri-lnternavigatori (Mobilità Tpl). Dovranno essere armonizzate le tutele necessarie a coniugare la posizione di lavoratore dipendente con le esigenze/necessità legate alla vita sociale e relazionale, alla salute e alla dignità della persona, nonché alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con i conseguenti obblighi di solidarietà e cura. Si rende opportuno, altresì, implementare a livello contrattuale ulteriori strumenti idonei a prevenire e gestire il fenomeno delle aggressioni al personale front-line ed ai viaggiatori, in una prospettiva di maggior assistenza, tutela e protezione del personale coinvolto in tali eventi.
In materia di orario di lavoro, in considerazione della necessità di conciliare i tempi di vita-lavoro, per il benessere psicofisico occorrerà rivedere l’insieme della prestazione lavorativa, rimodulando e mitigando i carichi eccessivi, intervenendo sul divario eccessivo tra impegno e lavoro, migliorando l’articolato contrattuale relativo all’orario di lavoro in modo tale da generare anche una positiva ricaduta sull’occupazione.
Dal punto di vista del welfare contrattuale, viene richiesto lo sviluppo degli strumenti di welfare per promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano all’interno del settore (cd. Benessere organizzativo) richiamando la responsabilità sociale delle imprese. 
In tema di retribuzione, al fine di tutelare il reddito di tutte le lavoratrici ed i lavoratori rientranti nel campo di applicazione del contratto, la richiesta economica è di un incremento della retribuzione che recuperi pienamente il potere d’acquisto fortemente intaccato dall’inflazione e che punti ad una crescita del valore reale dei salari. Con la presentazione della piattaforma, affermano inoltre, si supera il riferimento all’IPCA depurato dai beni energetici importati al fine di giungere ad un trattamento economico complessivo che recuperi pienamente il potere d’acquisto dei lavoratori in questi anni di inflazione crescente. Sarà richiesto, inoltre, un adeguamento anche delle competenze accessorie e delle voci variabili della retribuzione, attraverso anche l’adeguamento e aggiornamento di alcune indennità che necessitano una rivisitazione. 

CCNL Chimica – Piccola Industria: mancato accordo tra le Parti

Durante il tavolo delle trattative le Parti risultano in disaccordo sia per quanto riguarda la parte normativa che per quella retributiva 

Il 5 luglio sono iniziate le trattative tra le associazioni sindacali  Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Unionchimica-Confapi per il rinnovo del CCNL scaduto lo scorso 31 dicembre ed applicabile ai lavoratori delle piccole e medie industrie operanti nei settori di chimica-concia, lavorazione in conto terzi, plastica -gomma e settori accorpati, abrasivi, ceramica (escluso il settore delle piastrelle) e vetro.
Durante l’incontro l’associazione datoriale ha proposto un incremento economico, relativamente al triennio 2023/2025 per il settore plastica-gomma, che ha il maggior numero di lavoratori,  pari a 120,00 euro al V livello.
Le organizzazioni sindacali hanno, però, rigettato tale proposta e richiesto una nuova.
Anche dal punto di vista normativo, secondo questi ultimi, è necessaria una maggiore valorizzazione degli aspetti normativi.
Sono in programma, altresì, campagne assembleari nei luoghi di lavoro a partire dal mese di settembre.

L’INAIL apre i servizi telematici per i contributi associativi

Dal 18 luglio al 16 ottobre 2023 sono attivi i canali per l’invio delle adesioni/revoche delle ditte aderenti per il 2024 (INAIL, comunicato 13 luglio 2023).

L’INAIL ha comunicato che le associazioni, titolari di convenzione per la riscossione dei contributi associativi, devono inviare, attraverso l’apposito servizio online, i file relativi alle adesioni/revoche degli aderenti dal 18 luglio al 16 ottobre 2023.

In caso di difficoltà nell’accesso o nell’utilizzo del servizio, le associazioni di categoria dovranno chiedere assistenza unicamente tramite il canale telematico “Inail Risponde”. In particolare, per eventuali aggiornamenti delle abilitazioni in seguito alla modifica del legale rappresentante occorre allegare l’apposito modulo “Subentro legale rappresentante servizi telematici”, corredato da un documento di identità in corso di validità, selezionando come categoria “Gestione del rapporto assicurativo”, sottocategoria “Assistenza ai servizi online” e oggetto “Associazioni per contributi associativi”.

Nel caso, invece, di problemi nella predisposizione o nell’invio dei file di adesioni/revoche, le associazioni potranno ricevere assistenza tecnica diretta inviando una mail all’indirizzo dcod-sviluppoesercizio@inail.it, che deve riportare nell’oggetto “Contributi Associativi – Adesioni e revoche” e nel corpo sia il codice fiscale dell’Associazione, sia il codice progressivo F24 abbinato alla convenzione.

Infine, eventuali variazioni dell’anagrafica dell’associazione o delle basi di calcolo del contributo per l’anno 2024 devono essere inviate all’indirizzo pec dcra@postacert.inail.it entro il 30 settembre 2023, utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile sul portale al seguente percorso: Atti e documenti> Moduli e modelli> Altri moduli > Contributi associativi.

Intelligenza artificiale di tipo generativo nel motore di ricerca del portale INPS

L’INPS illustra la nuova iniziativa basata sull’Intelligenza Artificiale di tipo generativo che rappresenta un passo avanti significativo nell’adottare tecnologie innovative per semplificare i servizi offerti ai cittadini (INPS, messaggio 14 luglio 2023, n. 2659).

Al fine di facilitare l’accesso e l’orientamento alle prestazioni offerte dall’Istituto, fornendo risposte più immediate, puntuali e di valore per il cittadino, l’INPS ha avviato, nel quadro del PNRR, una sperimentazione basata sull’Intelligenza Artificiale di tipo generativo della durata di 4 settimane.

 

La novità consiste – una volta entrati nel portale istituzionale e interrogato il motore di ricerca – nella possibilità di “conversare” con un Assistente virtuale che è in grado di “dialogare”, in quanto mantiene la memoria delle domande poste e delle risposte date all’utente nel corso dell’interlocuzione.

 

Tra gli aspetti più innovativi, è prevista la possibilità di effettuare domande di tipo logico-comparativo come, ad esempio, sottoporre quesiti sulle differenze tra una prestazione e un’altra, comprendere se si hanno i requisiti per accedere a una prestazione fornendo informazioni puntuali come l’età o il numero di figli a carico. 

 

L’Assistente virtuale, tra l’altro, supporta l’utente nel precisare la propria domanda facendo richiesta di disambiguazione: prima di rispondere alla domanda dell’utente l’Assistente chiede di indicare la categoria di appartenenza, tra diverse opzioni. L’importanza di questo passaggio varia con il grado di specificità della domanda e di trasversalità sulle prestazioni di concetti chiave come “disoccupazione”, “pagamento dei contributi”: quanto più la domanda è generica e il concetto è trasversale su molte prestazioni, tanto più la disambiguazione diventa determinante per consentire all’Assistente di dare una risposta più precisa e l’utente otterrà un aiuto sostanziale nella sua ricerca.

 

L’intelligenza artificiale di tipo generativo è stata applicata anche per offrire in via sperimentale un secondo tipo di servizio che riguarda la prestazione “opzione donna” e che permette di sottoporre all’Assistente virtuale domande più approfondite sulla prestazione in questione, anche su aspetti attinenti alle relative procedure operative. Il servizio è disponibile nell’area “Pensione e Previdenza / Domanda di pensione” del sito istituzionale.

 

Tutte le interazioni con il modello di intelligenza artificiale sono protette secondo gli standard di sicurezza più elevati, assicurando la riservatezza delle informazioni fornite dagli utenti durante la comunicazione con il sistema.